Cala la richiesta di personal computer nel mondo intero e anche la Cina si riorganizza: Lenovo, in quarta posizione nella produzione mondiale di pc, sta preparando un piano di risparmio per oltre 300 milioni di dollari in previsione dell’anno fiscale 2009-2010. I dati del quarto trimestre 2008-2009 sono al netto in perdita, la società cinese ha infatti accusato nei primi nove mesi dell’esercizio in corso un calo del 78%. Sono in previsione forti tagli del personale che si aggirano intorno all’11% dell’organico attivo , vale a dire 2.500 posti di lavoro in meno nel primo trimestre di quest’anno. In seguito a tale annuncio è stato immediato il crollo in borsa che ha fatto registrare a Hong Hong una contrazione del 26%. “ nche se l’integrazione con Ibm è stata un successo i risultati dell’ultimo trimestre sono stati deludenti ” ha dichiarato il presidente del colosso Yang Yuanqin. L’acquisizione delle attività dei pc Ibm era avvenuta tre anni fa ed era stata sicuramente una scelta fortunata che però non riesce oggi a sopperire alle preoccupazioni recenti causate dalla crisi economica in corso. Le imprese Lenovo della Cina e dell’Asia Pacifico, che attualmente procedono separatamente, verranno riorganizzate da Chen Shaopeng che ad oggi si occupa solo della Cina: “ Tali azioni aiuteranno ad approfittare delle forze di Lenovo per un’organizzazione globale e un allineamento delle risorse per l’instabile domanda dei consumatori ”, ha dichiarato Chen Shaopeng. Oltre ai tagli del personale, che interesseranno l’organico di tutto il mondo, sono previsti tagli tra il 30 e il 50% su bonus e premi per i manager del gruppo.
Lenovo: via al taglio dei costi e ai licenziamenti

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