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Les Echos conferma la cessione e scatena sciopero

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Per la seconda volta nei suoi 100 anni di storia, il quotidiano parigino “Les Echos” mercoledì non è uscito in edicola. A scatenare la reazione dei dipendenti, sfociata in uno sciopero, è stata la conferma da parte dei vertici di Pearson, gruppo britannico proprietario anche del Financial Times, di una possibile cessione della testata. L’acquirente più quotato è Bernard Arnault in virtù dell’offerta di 250 milioni di euro. Se la vendita dovesse concludersi, i rappresentanti del personale hanno indicato “tre punti forti” da definire all’interno del contratto: “un buon prezzo, la garanzia dell’indipendenza editoriale delle pubblicazioni e la protezione degli stipendi dei dipendenti”.  È proprio l’indipendenza editoriale il fattore che sta più a cuore al personale della testata e che ha scatenato lo sciopero per timore di un conflitto di interessi. Bernard Arnault, oltre a essere proprietario di Louis Vuitton e di “La Tribune”, è amico fraterno di Nicolas Sarkozy, neo presidente della repubblica francese, nonché suo testimone di nozze, fattore non indifferente che ha causato “l’estrema inquietudine” della società dei Giornalisti di “Les Echos” e che darà nuovo e estenuante lavoro ai sindacati francesi, da tempo preoccupati per il progressivo controllo dei media che si sta profilando in Francia.

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