Liberation e Le Figaro, due tra i più noti quotidiani francesi, provano a rilanciarsi puntando sull’edizione online e su una nuova grafica. Quest’oggi Liberation è in edicola con una diversa impaginazione e la versione online inaugura una sezione a pagamento, mentre Le Figaro propone una riorganizzazione dell’edizione cartacea. La testata della gauche propone due tipologie di abbonamento al suo servizio web: una a 6 e una a 12 euro al mese, che permetteranno agli utenti di accedere anche agli archivi degli ultimi 15 anni. Nel primo semestre dell’anno, Liberation ha visto calare le vendite del 13%, scese a 112.500 copie, mentre gli introiti pubblicitari sono in caduta libera del 12%. La crisi economica non aspetta, e i dirigenti del quotidiano francese hanno deciso di correre ai ripari. Il nuovo formato cartaceo conterrà nuove rubriche e il supplemento Next, venduto separatamente al prezzo di un euro. L’obiettivo è conquistare 20 mila nuovi abbonati entro l’inizio del 2010. Le Figaro, nome di punta del giornalismo conservatore d’Oltralpe, punta invece su una forte riorganizzazione del cartaceo, convinto che “ internet non prenderà il posto dei giornali scritti, nei quali abbiamo una gerarchia di informazioni, una distinzione tra l’essenziale e l’accessorio ” come spiega il direttore, Etienne Mugeotte. Ecco dunque che la testata adotterà da domani il formato ‘berlinese’ (come il concorrente Le Monde), più compatto e con una migliore qualità di stampa. La riduzione dei contenuti, secondo il direttore, sarà minima, appena il 6%, ma i giornalisti temono si arrivi al 10%. L’editoria d’informazione continua così il suo faccia a faccia con la crisi economica e con la crisi di settore, tra nuove tecnologie e rinnovamento delle strutture classiche.
Liberation e Le Figaro: rinnovamento anti-crisi

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