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Libero da vecchio

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Il ddl Gentiloni ha ricevuto un primo apprezzamento dalla Ue per l’apertura versoun mercato concorrente. Ma fra qualche anno forse il digitale terrestre sarà superatoL’Unione europea ha espresso un primo, informale, apprezzamento nei confronti della legge Gentiloni che riforma il sistema radiotelevisivo italiano. La valutazione positiva è arrivata da parte dei tecnici della Direzione concorrenza della Commissione Ue che hanno espresso la loro posizione durante un incontro con i rappresentati del ministero delle Comunicazioni italiano. Per Bruxelles il disegno di legge approvato dal governo è in linea con le richieste che l’Ue aveva formulato all’Italia relative a una modifica della precedente legge Gasparri contro la quale era stata aperta una procedura d’infrazione. Le misure introdotte da Gentiloni saranno in grado di migliorare il settore radiotelevisivo italiano: grazie al passaggio obbligato di una rete Rai e una Mediaset sul digitale terrestre e alla riorganizzazione delle stesse ci sarà più possibilità di acceso per i nuovi operatori. L’apprezzamento al disegno di legge Gentiloni è importante dal punto di vista teorico, perché dà fiducia all’Italia nel cammino verso la fine del duopolio. Sotto l’aspetto pratico però il ddl appare già superato ancora prima di entrare in vigore perché punta molto su un sistema, il digitale terrestre, che quando sarà a regime probabilmente non sarà più la tecnologia dominante. Inoltre lo stesso Gentiloni ha detto che probabilmente l’Italia non rispetterà lo switch off del 2012. Per questa data altre tecnologie, come il satellite e le reti a banda larga o la tv su cavo elettrico, saranno competitive e il ddl sembra averle lasciate in disparte.

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