di Giorgio Bellocci L’antefatto: domenica 3 giugno Il Fatto Quotidiano reca in prima pagina l’editoriale del direttore Antonio Padellaro nel quale viene attaccata frontalmente Repubblica (la querella con il giornale fondato da Scalfari riguarda le polemiche sul terremoto e lo svolgimento delle celebrazioni del 2 giugno). Sempre domenica, a pagina 7 Il Fatto pubblica un interessante articolo sul Club Bilderberg. Lontano dalle edulcorate note di Wikipedia (che descrive il Club come un ensemble di personalità influenti in campo economico e politico), il pezzo firmato da Carlo Tecce parla in modo esplicito di lobby massonica con tanto di celebri se non carismatici soci, anche passati a miglior vita (come i fratelli Gianni e Umberto Agnelli). L’articolo evoca, tra gli altri, José Barroso, Carlo Azeglio Ciampi, Beatrice d’Olanda e Enrico Letta (un po’ a sorpresa visto la giovane età L’unica foto a corredo del servizio è quella di Lilli Gruber, che, presumo, non avrà gradito più di tanto il richiamo alla sua appartenenza al Bilderberg, specie con le tonalità ambigue evocate da Tecce. Il giorno dopo la Gruber ospita a Otto e mezzo Ezio Mauro, direttore di Repubblica , concedendogli tutto lo spazio possibile per reiterare tesi che non piacciono molto a Il Fatto . La vendetta di Lilli viene servita fredda! Ma martedì 5 giugno nel talk de La7 fa capolino per un cordiale faccia a faccia Marco Travaglio, vale a dire un big del giornale diretto da Padellaro! Insomma, farà forse parte di lobby massoniche ma la Gruber oltre a essere un’eccellente professionista ha classe da vendere!
Lilli Gruber vs. Il Fatto… vendetta con stile!

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