La scure della censura si abbatte sull’ Iran : dallo scorso 10 febbraio, infatti, circa 30 milioni di utenti iraniani risultano non essere in grado di accedere al web mediante il protocollo cifrato Https, il che rende loro impossibile utilizzare servizi offerti da aziende quali Google, Facebook oppure Microsoft . A confermarlo è lo stesso colosso delle ricerche mediante un proprio portavoce che ha permesso a Bloomberg di ottenere maggiori informazioni circa la vicenda. Da alcuni giorni, insomma, portali quali Gmail, YouTube, Google Video, Hotmail, Yahoo Mail e molti altri ancora non risultano essere raggiungibili dall’Iran a causa di una nuova politica di restrizione messa in atto dal governo locale. Alle spalle della censura messa in atto dal governo iraniano sembrerebbe esservi un tentativo da parte delle autorità di allestire una rete in grado di monitorare le attività degli utenti online, la quale avrebbe visto nei protocolli cifrati un complicato ostacolo da superare. A conferma di tale ipotesi le autorità hanno obbligato i gestori degli Internet cafè a installare videocamere al fianco di ogni postazione per controllare chiunque acceda al web mediante computer pubblici.
L’Iran censura la rete

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