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L’Italia e il gabinetto dei tecnocrati (The Financial Times)

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“Berlusconi fa le valige, è la volta di Monti”, scrive Liberation. The Wall Street Journal fa invece l’elenco dei “nomi di Monti”. “Economisti, imprenditori, giuristi e professori” è invece il riassunto efficace proposto da E l Mundo .   Con questi strilli d’apertura, i giornali stranieri presentano ai loro lettori l’esecutivo guidato da Mario Monti, il 58esimo della storia della Repubblica italiana. Secondo il Daily Mail , questo è un governo di “capitani d’industria non eletti dal popolo e intellettuali universitari”. Difficile smentire il quotidiano britannico quando tra i nominati vi sono Giulio Terzi (diplomatico), Paola Severino (vice rettore della Luiss di Roma) e Corrado Passera (ad di Intesa Sanpaolo).   Le Figaro fa notare anche che Monti ha tenuto per sé “l’incarico di ministro dell’Economia”. Quel che balza all’occhio è la totale assenza di uomini politici. I partiti, per paura di un’onda lunga d’impopolarità ma anche perché incapaci di accordarsi tra loro, hanno ceduto il passo e le poltrone a personaggi sino ad ora estranei alle vicende parlamentari: “Per fronteggiare la crisi, i tecnocrati si fanno carico dell’Italia”, titola a ragione The New York Times . 

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