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L’Italia partecipa al mese dell’enigmistica

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Un’iniziativa nata negli Stati Uniti nel 2007 vede appassionati di rebus, sciarade e giochi riunirsi fra gli scaffali

Novembre porta aria di giochi nelle biblioteche di mezzo mondo, Italia compresa. Quello in corso è infatti l’International Games Month @Your Library 2025, il mese in cui tra gli scaffali non si cercano solo romanzi e saggi, ma anche rebus, parole crociate, enigmi in versi e indovinelli che invitano a mettere alla prova la mente e la pazienza.

Quella che oggi è una ricorrenza globale è nata quasi per caso nel 2007, quando due bibliotecari statunitensi, Jenny Levine e Scott Nicholson, immaginarono una settimana dedicata al gioco come strumento culturale. L’idea, accolta con entusiasmo, è cresciuta anno dopo anno fino a diventare un appuntamento mondiale che riunisce realtà molto diverse: dall’American Library Association all’Australian Library and Information Association, fino alle reti bibliotecarie dei Paesi nordici. A rappresentare l’Italia c’è l’Associazione italiana biblioteche, che coordina una fitta serie di attività consultabili su internationalgamesdayitalia.wordpress.com.

L’obiettivo è semplice e, allo stesso tempo, ambizioso: mostrare che la biblioteca non è solo un luogo silenzioso dove studiare, ma anche uno spazio in cui si impara giocando e si incontrano nuove persone. “Il gioco è diventato una parte stabile della vita delle biblioteche”, spiega l’AIB, ricordando come rebus e rompicapi possano stimolare conoscenza, curiosità e spirito di comunità.

Tra gli appuntamenti più attesi figura quello del 20 novembre alla Biblioteca Goffredo Mameli di Roma. Per l’occasione arriveranno due ospiti che gli appassionati di enigmi conoscono bene: Giuseppe Pontrelli, matematico e autore di giochi enigmistici che firma con lo pseudonimo Gimbo, e Luca Montini, architetto informatico ribattezzato Aziumt nel mondo dei rebus. L’incontro sarà un piccolo viaggio dietro le quinte dell’enigmistica, fra trucchi linguistici e quei meccanismi nascosti che trasformano un disegno o una frase in un enigma perfetto.

Il Games Month non si limita alla tradizione enigmistica. Ogni biblioteca sceglie la strada che preferisce: c’è chi propone giochi da tavolo, chi organizza tornei di carte, chi apre le porte ai videogame o a laboratori di coding e app. L’importante, sottolineano gli organizzatori italiani, è offrire un ambiente piacevole e inclusivo, dove il gioco diventi un modo per divertirsi ma anche per costruire legami e rendere la biblioteca un punto vivo della comunità.

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