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L’Italia torna al cinema, l’Europa no

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Torna il fascino del grande schermo in Italia : a dispetto dei dati europei, che hanno registrato un calo complessivo degli spettatori dell’1,8% nel corso del 2013 (a quota 1,58 miliardi di tagliandi), nel nostro Paese la crescita dei biglietti venduti è stimata intorno al  6%, con oltre 100 milioni di tagliandi . A svelare le cifre del mercato continentale del cinema è Media Salles , che in occasione del Festival di Berlino ha lanciato l’allarme per il disamore degli europei per i film visti in sala . Il calo degli spettatori riguarda praticamente tutte le trentacinque nazioni esaminate, a partire Regno Unito (-4% dei biglietti), Francia (-5,3% e sotto quota 200 milioni), Germania (-4,5%) e Spagna (-15%, per meno di 80 milioni di tagliandi). Cali vistosi anche per Svezia (-9,7%), Portogallo (-9,4%) e Grecia (-12%).  In controtendenza Belgio e Olanda , in crescita rispettivamente dello 0,5% e dello 0,8%, cui fanno da eco i buoni risultati dei paesi baltici e dell’est, con Ungheria , Slovacchia e Bulgaria tutte in saldo positivo. Se l’Italia stupisce, dopo un biennio in costante discesa, la Russia si conferma potenza mondiale diventando il secondo mercato europeo per il cinema, con oltre 150 milioni di biglietti venduti, superando la Gran Bretagna e inseguendo la Francia. Il rublo comincia a far faville anche in sala.

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