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Locarno si prepara per il Pardo

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Inizia con polemica la conferenza stampa di presentazione del  67esimo Festival del Film, a Locarno dal 6 al 16 agosto. È appena giunta la notizia che, quest’anno, l’appendice italiana della manifestazione svizzera, Locarno a Roma, non si farà per mancanza di fondi. Immediate le proteste del Sindacato critici cinematografici e dell’Associazione degli autori. Intanto viene presentato il programma , che direttore artistico Carlo Chatrian definisce ” sorprendente “. Il festival ticinese si è assicurato la presenza di numerosi ospiti rinomati, che riceveranno vari premi e terranno conversazioni col pubblico: le attrici Mia Farrow e Juliette Binoche, il direttore della fotografia Garrett Brown ( Rocky, Shining ), gli attori Armin Mueller-Stahl e Jean-Pierre Léaud, interprete François Truffaut dai tempi in cui, bambino, fu il protagonista di I quattrocento colpi. Con lui un’altra esponente di punta della gloriosa Nouvelle Vague francese, la regista Agnès Varda . Dopo un’apertura con il film di Luc Besson Lucy , con Scarlett Johansson, proiettato in Piazza Grande, prenderà il via la sezione Concorso : una  ventina di titoli tra cui la giuria presieduta da Gianfranco Rosi dovrà scegliere quello cui assegnare il Pardo d’oro. Secondo il direttore Chatrian, il fil rouge che unisce i film di quest’anno è “ l’immersione nel sociale, la testimonianza della difficoltà di vivere nel nostro presente: anche se mostrata in modo ora drammatico, ora più leggero e anche suggerendo delle soluzioni” . Battono la bandiera della crisi economica l’italiano Perfidia del regista sardo Bonifacio Angius, storia di un conflitto tra padre e figlio, e il greco  A blast di Syllas Tzoumerkas. Diverso La Sapienza , storia d’amore e architettura del cineasta Eugene Green. Fedele da sempre alle retrospettive , dopo diverse edizioni dedicate al cinema americano Locarno propone una ricca rassegna della Titanus , la casa di produzione italiana che seppe conciliare spettacolo e cinema d’autore. Sintesi perfetta Il Gattopardo di Luchino Visconti: sarà proiettato  nell’edizione appena restaurata. 

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