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L’ordalia della pubblicità in tv

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di Giorgio Bellocci Da bambino Valerio Fioravanti recitò nella pubblicità del Vicks Vaporub. Ne rimase talmente sconvolto che in seguito, malgrado qualche partecipazione a sceneggiati degli anni ’60, si rifugiò nel terrorismo neofascista come libri, film e cronache hanno bene raccontato. Pensando all’odierna offerta pubblicitaria in tv c’è dunque da preoccuparsi  per molti soggetti: la “sorellona” dell’Amuchina, le povere ragazze della Tim costrette a sopportare nel loro appartamento una invadente Chiara Galliazzo (che documenti segreti possiede la ragazza per aver indotto i dirigenti dell’operatore telefonico a mettere lei al posto di Neri Marcorè?). Uno stato d’ansia si impossessa di me se penso però alla coppia di ragazzi messi in una barca in mezzo a un lago tristissimo dove il sudore del ragazzo è al centro del plot (il prodotto è naturalmente un deodorante). La pubblicità ci vuole raccontare che due adolescenti si accordano per una uscita in barca (barchetta eh, non motoscafo). Oggi, nell’era dei social network… Lei che potenzialmente potrebbe essere una studentessa che arrotonda vendendo intimo in rete, e lui uno che alla sera si sfascia di birra con gli amici!  Anche questo passa il convento della pubblicità televisiva in Italia oggi, mai così lontana dalla realtà. E se l’augurio per le due vittime del deodorante in barca è quello di non iscriversi a un partito armato, è doveroso ricordare che Aldo Grasso sulla prima pagina del Corriere della sera del primo settembre ha fustigato senza pietà la più scandalosa della proposte in tema di advertising tv: i punti vendita dell’oro, con tanto di orrendi siparietti con Renato Pozzetto. Fortunatamente l’estate che a breve ci lasceremo alle spalle è stata foriera, sorprendentemente, anche di ottimi momenti, specie sul versante delle produzioni dedicate alla storia, dei film, e dei programmi di approfondimento non chiusi per ferie (pochi ma buoni). Ci sarà l’occasione per parlarne in questo spazio, visto che la maggioranza di essi sono ancora…in onda (citazione!).

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