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Mamme forza degli atleti, il merito non è di Putin

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E’ online da poche ore ma ha già fatto il giro del mondo: è la campagna Pick them back u p, ideata dalla multinazionale Procter & Gamble per le Olimpiadi invernali di Sochi 2014  che prenderanno il via il prossimo 7 febbraio. Un omaggio alle mamme che hanno accompagnato, caduta dopo caduta, i proprio figli verso le Olimpiadi, senza abbandonarli mai. Una serie di veri e propri cortometraggi che si avvalgono della partecipazione di atleti olimpici e delle loro vere mamme, come la freestyler canadese Rosalind Groenewoud, accompagnata dalla madre Shanne Matthews, o il bobbista canadese Kaillie Humphries, immortalato con mamma Cheryl Simundson. Peccato che la campagna della Procter & Gamble sia stata presentata dal Tg5 delle 20 di ieri sera come lo spot voluto da Vladimir Putin per promuovere le Olimpiadi russe. Nel servizio confezionato per celebrare il milione e mezzo di visualizzazioni registrate dallo spot, la giornalista parla del video come: “un inno alle mamme: è il commovente spot voluto da Putin per le Olimpiadi invernali di Sochi”. “ Un’inedita immagine buonista: il leader russo svela un cuore tenero ringraziando le mamme che hanno accompagnato i campioni in tutte le sfide più difficili”. Peccato che Putin non c’entri nulla , che gli atleti immortalati siano per lo più canadesi e non esponenti russi e che il promo serva a rinsaldare l’immagine di Procter & Gamble presso il proprio target privilegiato, le mamme di almeno 70 Paesi del mondo che tiferanno per i propri atleti e si immedesimeranno nelle cadute, negli sforzi, nei sacrifici.

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