Secondo una norma contenuta nella manovra economica del governo Monti da settembre 2012 l’albo dei giornalisti pubblicisti potrebbe essere abolito . Un provvedimento che se andasse in porto rappresenterebbe una rivoluzione per il mondo dell’informazione. La proposta di Monti in realtà non è una novità, ma una nuova norma che recepisce le direttive europee sulle professioni redatta già in passato da Berlusconi e confermata da questo governo. La norma che compare al punto “ Riforma degli ordini professionali ”, prevede infatti l’annullamento della distinzione tra giornalisti pubblicisti e professionisti. Un comma prevede che l’accesso a tutte le professioni intellettuali sia vincolato al superamento dell’esame di Stato previsto dalla Costituzione . Risultato, chi non avrà conseguito il praticantato e sostenuto la prova di idoneità per accedere all’albo dei professionisti entro il prossimo settembre potrebbe non aver diritto a svolgere regolarmente il lavoro giornalistico. La nuova normativa coinvolgerebbe circa 80mila persone . Per ora nulla è ancora definitivo, anche se le proteste e le recriminazioni si stanno già facendo sentire, soprattutto in rete.
Manovra Monti: forse addio ai pubblicisti

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