Novità in vista per i prossimi esami di maturità, l’ Associazione dei presidi delle scuole italiane chiede l’introduzione dei rilevatori di smartphone , come già sta avvenendo in Germania, e lo chiede direttamente al neo ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Il problema è evidente: grazie ai device gli studenti furbetti possono accedere a innumerevoli blog presenti in rete, dove le soluzioni ai problemi matematici o gli sviluppi delle tracce dei temi sono di facilissima reperibilità . Per arginare la questione che è di importanza oggettiva, tale da mettere in discussione la regolarità dei prossimi esami di maturità, i presidi propongono l’introduzione di rilevatori all’interno delle aule, sostenendo che questa tecnologia avrebbe dei costi assolutamente sostenibili. L’alternativa consisterebbe nello oscuramento, a opera della Polizia postale, dei siti pirata dove vengono pubblicate le indicazioni per lo svolgimento dei compiti della maturità. Questa soluzione appare di molto più difficile praticabilità e soprattutto, la vicinanza degli esami è tale che il tempo a disposizione per porre in essere questa contromisura sicuramente non basterebbe.
Maturità, rilevatori di smartphone contro i copioni

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