Secondo l’organizzazione francese Reporters Sans Frontières, gli Stati Uniti e Israele rispettano poco la libertà di stampa. Gli Stati Uniti sono calati al centodiciannovesimo posto nel rispetto delle libertà dei media fuori dai loro confini in una classifica annuale di oltre 160 paesi, scivolando di otto posti rispetto allo scorso anno. Israele, le cui forze armate hanno ucciso un giornalista palestinese quest’anno per la prima volta dal 2003, è centoquarantanovesimo nella lista, mentre nel 2007 era al centotreesimo posto. Sia Israele sia gli Stati Uniti hanno però risalito la classifica per il rispetto della libertà di stampa nei confini nazionali. ” Le democrazie coinvolte in guerre oltre frontiera, come Stati Uniti e Israele, scendono nella classifica ogni anno . – si legge nel rapporto di Reporters Sans Frontières – Destabilizzate e sulla difensiva, le maggiori democrazie stanno gradualmente erodendo lo spazio per le libertà “. I paesi della top 20, capeggiarti dall’Irlanda, sono tutti democrazie parlamentari e nessuna di loro è coinvolta in guerra oltre i confini. Le violenze della guerra hanno pesato anche sulle condizioni dei giornalisti in Georgia, che era al sessantaseiesimo posto nel 2007, ma è scivolata al centoventesimo dopo il conflitto con la Russia. Gli scontri violenti mantengono paesi come Iraq, Pakistan e Afghanistan, considerati ” zone nere ” dai giornalisti , nella parte bassa della classifica. i giornalisti rischiano molto anche i Cina, Iran e Zimbabwe, secondo l’organizzazione francese.
Meno libertà di stampa nei paesi in guerra, secondo Rsf

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration