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Menti riunite per un altro portale del turismo italiano

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Un confronto collettivo e aperto a tutti per costruire un sito italiano per il turismo. C’era già? E’ vero italia.it è online, ma piace a pochi, nonostante  soldi spesi. E forse una collaborazione dei cerativi del paese più creativo del mondo (pubblicità esclusa, va da sé), non sarebbe stato male farla anche per l portale ufficiale www.italia.it. Si è parlato di questo all’Università Bicocca di Milano dove alcune centinaia di grafici, programmatori, creativi, appassionati di viaggi e della rete si sono incontrati per dare vita a RItaliaCamp. “Non siamo in competizione con il portale Italia.it- garantiscono gli ispiratori di questo progetto – ma come un’alternativa». Tutti riuniti al Barcamp , una sorta di non conferenza in cui ciascuno è stato alternativamente ascoltatore prima e presentatore poi, già utilizzata su molteplici argomenti. Un incontro senza guru ne relatori, senza spettatori ma solo con partecipanti. Com’è nello spirito di internet e dell’open source. E sono venute fuori le idee. Tante le forme di interazione messe a disposizione degli utenti: dai classici post-ita nuovi utilizzi della multimedialità online.  Un’idea affrontata a 360 gradi: dagli aspetti legati al contenuti, a quelli più tecnici. Senza perdere di vista il target a cui puntare e la concorrenza. “Un esempio – spiega uno dei promotori del gruppo RItalia Riccardo Cambiassi- di partecipazione spontanea, volontaria ed emergente da parte di una folla intelligente». E Davide Casali, uno degli organizzatori dell’evento, meglio noto come ‘Folletto: “Vogliamo mettere in comunicazione persone, idee e conoscenze in modo che si possa riflettere -sottolinea – su qualcosa di concreto come può essere un sito per la promozione turistica italiana”. Il portale www.italia.it sta accumulando critiche, anche pensando la budget speso per realizzarlo: 45 milioni di euro. In Abruzzo se la sono presa molto quando hanno scoperto che non esistevano le loro spiagge. “L’Abruzzo senza coste, spiagge e mare – ha detto il presidente di UnionTurismo, Gian Franco Fisanotti – è un’assurdità visto che da Ortona, a San Salvo, a San Vito Chietino, a Roseto, a Silvi, a Giulianova, ad Alba Adriatica il mare è di qualità e apprezzato da milioni di turisti italiani e stranieri”. Ma non è l’unico. Un blog con il nome scandaloitaliano sta raccogliendo tutti gli errori segnalati da navigatori e istituzioni, queste ultime spesso giustamente inferocite. La scomparsa di San Marino fa riflettere, ma anche il fuggi fuggi dalle responsabilità di chi ha voluto il sito, dai repsonsabili del Governo di allora alle regioni.

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