Site icon Telepress

Messo a punto a Milano “naso elettronico” che fiuta il tumore alla prostata

È stato sviluppato il primo prototipo di naso elettronico in grado di identificare la presenza della neoplasia a partire da un campione di urina. Lo confermano i dati di uno studio italiano, pubblicato su International Journal of Urology. 

Diag-Nose è il nome del progetto da cui è nato il primo prototipo sperimentale in collaborazione tra Humanitas e Politecnico di Milano. Dai risultati è emerso che l’esame identifica correttamente la presenza del tumore in pazienti malati nell’85,2% dei casi e risulta correttamente negativo nel 79,1%.

Il metodo tradizionale della biopsia è al contrario un esame invasivo e con un tasso più elevato di falsi negativi nei tumori in fase precoce, poiché preleva e analizza solo una piccola porzione dell’organo.

Il naso elettronico deriva da uno studio più grande, condotto nel 2012 da Humanitas in collaborazione con il Centro militare veterinario di Grosseto (Cemivet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. Questa ricerca ha rivelato che i cani addestrati sono in grado di riconoscere il tumore della prostata annusando l’urina.

“Come per i cani, anche il naso elettronico ha attraversato una fase di training, condotta su circa 530 persone, che ha permesso agli ingegneri del Politecnico di Milano, alla professoressa Laura Capelli e alla dottoressa Carmen Bax, di affinare i parametri di analisi e di insegnare al dispositivo a distinguere se il campione di urina appartenesse a una persona sana o con tumore della prostata”, afferma Fabio Grizzi, ricercatore presso i laboratori dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas, dove è anche responsabile del servizio di istologia.

Saranno necessari ulteriori studi su larga scala per poter convalidare il prototipo, coinvolgendo istituti clinici internazionali e far passare il naso dal laboratorio alla pratica clinica. 

 

di Serena Campione

Exit mobile version