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Michelle Obama regina di Vogue

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Prima africana a ricoprire il ruolo di lady White House, Michelle Obama sta seguendo le orme di successo del marito. Unico neo fino ad ora riscontrato dai media, il suo look, che è stato espressamente criticato durante le celebrazioni per l’insediamento del marito alla Casa Bianca. L’abito giallo/senape/canarino apparso su tutti i giornali è stato definito vecchio, inadeguato, da tappezzeria, in poche parole poco fuori moda e indegno del ruolo che la bella donna ricopre. E se la signora Sarkozy, che la moda la conosce bene, affascina la Francia intera con la sua eleganza che viene definita adatta ad ogni occasione, la signora Obama non può essere da meno, poiché rappresenta gli Stati Uniti e l’occidente. Sarebbe curioso sapere se Michelle auspica davvero a rappresentare l’occidente, sta di fatto che il suo ruolo è questo e s e Michelle non va incontro alla moda, sarà la moda ad andare incontro a lei , con un ambasciatore del tutto adatto al caso: la signora Vogue in persona, la sessantenne Anna Wintour che da ventuno anni detta le leggi del settore. Nel 1998 la signora della moda che fu protagonista de ‘Il Diavolo veste Prada, aveva ridato lustro al guardaroba di un’altra firs lady, Hillary Clinton, dedicandole la copertina di Vogue e spogliandola dei severi tailleur per metterla in un abito lungo e nero, sensuale ed elegante, che agli americani piacque molto. Ora tocca a Michelle, che compare sulla copertina del nuovo numero di Vogue con un abito fucsia , che le stringe la vita ed esalta le curve delicate senza eccesso ma con raffinatezza, in una posa da gatta felina delicatamente sdraiata su di un divano. Nelle pagine interne dedicate alla ‘pantera fucsia’, Michelle LaVaughn Robinson in Obama abbandona i panni di avvocato per mostrarsi soprattutto nel ruolo di mamma premurosa: “ Cerco il più possibile di portare ogni mattina le mie figlie a scuola. A volte non riesco, ma voglio conoscere i loro maestri e i genitori” , dichiara al giornalista di moda del magazine, Andre Leon Talley, che l’ha intervistata.

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