Microsoft ha deciso di rinnovare gli sforzi contro la contraffazione e ha avviato 52 azioni legali, in aggiunta alla denuncia di 22 casi alle forze dell’ordine di altrettanti paesi nei confronti di rivenditori che avrebbero venduto software illegali attraverso siti di aste online. Il colosso di Redmond ha inoltre presentato una guida informativa che aiuti i consumatori a evitare l’acquisto o il download di prodotti contraffatti dal web . Quindici dei 52 casi presentati si riferiscono a software proveniente dalla maggiore associazione commerciale basata in Cina , che nel corso dell’anno è stata smantellata grazie all’operato coordinato di autorità cinesi, Fbi e Microsoft. “I siti internet per aste consentono ai cyberpirati di agire senza frontiere e di attirare consumatori inconsapevoli in tutto il mondo”, ha spiegato David Finn, responsabile degli Affari legali di Microsoft. Sulla necessità di agire contro la pirateria, che è “un fenomeno in forte espansione”, ha aggiunto Giovanni Kessler, alto commissario per la lotta alla contraffazione. In termini globali, la contraffazione sottrae all’industria del software circa 40 miliardi di dollari all’anno al punto che il quarto studio a livello mondiale sul settore, condotto da Bsa e Idc, ha stimato che il tasso di pirateria in tutto il mondo sia stato del 35% nel 2006. “Le azioni legali oggi annunciate rientrano nell’iniziativa Microsoft Genuine Software, il cui obiettivo è promuovere l’informazione nell’ecosistema dei software per accrescere la consapevolezza delle conseguenze causate dalla pirateria e per migliorare le tecnologie a difesa della proprietà intellettuale”, ha concluso Marco Ornago di Microsoft Italia.
Microsoft contro i software contraffatti

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