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Mobili italiani leader di design ed economia circolare

Mobili italiani leader di design ed economia circolare

Mobili italiani leader di design ed economia circolare

Milioni di tonnellate di legno riciclato e di imballaggi rimessi in circolo, grazie anche ai consorzi per il recupero di materiali usati

Trentaquattro milioni di tonnellate di legno riciclato in 25 anni, il 95% del quale avviato alla creazione di pannelli truciolari, pallet block e biofiltri. Sono i dati con cui il consorzio Rilegno testimonia, in Italia, una grande attenzione all’economia circolare. Un po’ meno brillanti, ma comunque confortanti, sono quelli nel settore degli imballaggi, nel quale il consorzio Conai ha ridato seconda vita al 71,5% dei rifiuti raccolti.
Sono alcuni dei dati più significativi emersi dal convegno “Design sostenibile made in Italy”, organizzato al Centro ricerche del Gruppo Fantoni di Osoppo, in provincia di Udine, che è un’azienda che produce mobili per ufficio, pareti divisorie e attrezzate, pannelli Mdf e truciolari. Proprio il pannello truciolare, in Italia, è prodotto per il 97% con legno riciclato, mentre negli altri Paesi europei la quota è di gran lunga inferiore. L’industria italiana del mobile, dunque, oltre a distinguersi per il design, si distingue per la capacità di reinventarsi in ottica di sostenibilità, che secondo il presidente di Federlegno, Claudio Feltrin, è una delle speranze del settore, a fronte del rallentamento registrato quest’anno nel settore.

Ai lavori ha preso parte anche Ermete Realacci, ambientalista e politico, già tra i fondatori di Legambiente (di cui è presidente onorario) e oggi presidente di Symbola – la Fondazione per le qualità italiane: “L’Italia è già una superpotenza dell’economia circolare – ha spiegato – e lo è da tantissimo tempo perché la spinta è la mancanza di materie prime. La scommessa dell’ambiente dà così forza all’economia. Nel settore dell’arredamento, poi, siamo i terzi esportatori al mondo perché, oltre al design, facciamo di tutto per risparmiare materie prime ed energia”.

di Daniela Faggion

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