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NEL 2005 UCCISI 150 OPERATORI dELL’INFORMAZIONE. IFJ CONDANNA LA CULTURA DELL’INDIFFERENZA

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Lo scorso anno sono stati uccisi 150 fra giornalisti e operatori dei media e la situazione può solo peggiorare se i leader politici non prenderanno provvedimenti per portare davanti alla giustizia gli assassini. Lo afferma l’International Federation of Journalists (Ifj) nel rapporto sulle vittime dei media del 2005. “In oltre il 90% dei casi ci sono poche indagini serie da parte delle autorità – dice Aidan White, segretario generale dell’Ifj – e solo pochi assassini arrivano al processo. Una combinazione di corruzione della polizia, incompetenza giudiziaria e indifferenza politica ha creato una cultura della negligenza e dell’indifferenza”. I paesi più pericolosi per i giornalisti sono l’Iraq (35 morti), le Filippine (10) oltre a Colombia, Messico e Haiti.

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