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Niente news a pagamento, siamo inglesi

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Il paywall non piace ai lettori britannici . Un sondaggio condotto nel mese di marzo dalla piattaforma web YouGov, per conto del London Press Club, ha svelato che l’ 82% degli utenti internet d’Oltremanica non ha mai sottoscritto un abbonamento ai servizi d’informazione online, come quelli istituiti da  The Times , The New York Times e The Wall Street Journal . Inoltre, il 70% degli intervistati ha dichiarato di non aver intenzione di pagare l’accesso ai contenuti giornalistici digitali nel prossimo futuro , smorzando gli entusiasmi di chi (editori e giornalisti) sperava di solleticare la richiesta di informazione di qualità in rete con servizi speciali in abbonamento. Secondo gli analisti, analisi dettagliate, opinioni di esperti e commenti scritti da nomi celebri sono i contenuti online più appetibili da sottoporre al paywall (accesso a pagamento), ma solo l’8% degli internauti britannici ha sborsato qualche sterlina per ottennere questo tipo di servizio nell’ultimo anno. Il 75% del campione si dice propenso al sistema libero , con accesso gratuitio alle news e proventi generati esclusivamente dalla pubblicità. Il modello non sembra però sostenibile per la maggior parte dei siti, considerato il basso costo delle inserzioni digitali e  la crisi del mercato editoriale. Solo il 12% degli inglesi comprende i maccanismi e l’importanza (almeno teorica) del paywall per incrementare i profitti dei giornali online. Il giornalismo britannico, secondo i lettori, non vale un caffè al giorno.

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