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Notte della rete contro la censura: Agcom rimanda la decisione definitiva

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Il popolo del web si è mobilitato in massa per la Notte della rete: una protesta contro la censura che Agcom potrebbe imporre ai siti internet, culminata nella manifestazione di ieri a Roma.   Politici, artisti, blogger, imprenditori, giornalisti e giuristi, un lungo elenco di adesioni e di interventi tra cui Emma Bonino, Vincenzo Vita, Nicola D’Angelo, Antonio Di Pietro, Peter Gomez, Giulia Innocenzi, Roberto Natale, Luca Nicotra, Flavia Perina. La manifestazione è iniziata con un minuto di silenzio e un bavaglio bianco indossato da tutti i partecipanti, uniti nel difendere la libertà della rete. Tutti gli interventi erano volti a stigmatizzare l’iniziativa dell’Autorità garante: in un Paese libero e democratico non si posso accettare vincoli coercitivi, pronti a porre la censura senza il giudizio terzo della magistratura. Le parole più dure sono arrivate da Dario Fo : ” Siamo veramente una nazione orrenda, dobbiamo darci da fare in un modo accanito, anche essere triviali nel nostro risentimento. Dobbiamo muoverci con una aggressività a loro pari. Dobbiamo farci capire e far intendere che siamo scocciati al limite e che così non si va avanti” .     Agcom , l’autorità posta a vigilanza delle comunicazioni, prende tempo sulla nuova delibera: oggi ci sarà l’approvazione di uno schema di regolamento e poi la consultazione pubblica. Dopo il dibattito e le polemiche sul provvedimento quindi, nell’immediato, nessuna cancellazione automatica dei siti, italiani o stranieri, sospettati di aver violato quel diritto. “ Sono fiducioso, malgrado tutto, che il Consiglio dell’autorità riuscirà a trovare una giusta ed equilibrata soluzione. Il testo finalizzato dall’Autorità sarà comunque sottoposto a un’amplissima, trasparente consultazione pubblica accordando ai soggetti consultati tutto il tempo occorrente per ragionate osservazioni e all’Autorità per susseguenti, ponderate riflessioni ”, ha detto Corrado Calabrò , presidente Agcom. Ovvero: non ci saranno decisioni definitive almeno fino alla ripresa dei lavori a settembre.

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