Pioggia di curricula in Parlamento per la presidenza e il consiglio di Agcom. La lotta per il controllo dell’Autorità per le comunicazioni si fa più intensa, così come i giochi di potere sottostanti. Camera e Senato si apprestano a eleggere i cinque rappresentanti che per sette anni dirigeranno l’Autorità, decidendo su frequenze tv, telefonia mobile e sviluppo del web. Oltre ai già noti Carlo Rienzi, presidente Codacons, e Roberto Zaccaria, ex presidente Rai, si ricordano gli indipendenti Stefano Quintarelli e Angelo Cardani. L’Ansa parla di novanta candidature ufficiali, tra docenti, tecnici ed emeriti sconosciuti. Un segno di partecipazione e apertura dell’ente, ma anche di confusione. Anche perché i partiti sembravano aver già un accordo per la lottizzazione del consiglio Agcom . Accordo che sarebbe saltato nelle ultime ore per volontà dell’Udc, poco propensa a cedere la sua unica poltrona al Pd, che come il Pdl reclama due consiglieri. Si profila così un rinvio del voto, per sbrogliare i nodi politici e valutare davvero tutti i cv. Intanto, il settore tlc resta in stallo.
Nugolo di candidature per Agcom

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