Il nuovo regolamento sull’editoria varato dal governo partirà dal primo gennaio 2010. Lo ha annunciato Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza al Consiglio con delega per il settore, alla Commissione Cultura alla Camera. Bonaiuti ha spiegato che: “L’operatività delle norme non partirà più dal primo gennaio 2009, ma è stata spostata al primo gennaio 2010, e riguarderà quindi i contributi del 2009, mentre per quelli del 2008 rimane salva la normativa vigente, con l’eccezione di alcune disposizioni minori. Abbiamo ancora dinanzi a noi un anno per cercare di arrivare a legge condivisa sull’editoria. A differenza di quanto ho letto su molti giornali, questa non è la legge sull’editoria, ma un semplice regolamento: dovremo poi fare uno sforzo complessivo per arrivare a una legge, mi auguro condivisa”. Per quanto riguarda le nuove regole, Bonaiuti ha commentato solo il limite massimo posto a quattro milioni di euro per il singolo contributo erogabile, diretto o indiretto che sia: “Per i giornali di partito non cambia nulla: sono stati mantenuti i requisiti di accesso ai contributi, le modalità di calcolo e l’ammontare dei contributi già previsti prima del regolamento, tanto per gli organi di partito con rappresentanza parlamentare, quanto per quelli previsti dalla legge Bersani. Per tutti gli altri giornali e per le radiotv – ha proseguito il sottosegretario – vale la vecchia normativa, ma con un limite generale massimo ai contributi erogabili, sia diretti che indiretti, fissato a 4 milioni. Data la situazione difficile in cui versa il Paese e quindi i dovuti tagli fatti in ogni settore, abbiamo ritenuto che non si potrà andare oltre tale soglia”. Il regolamento è già stato rivisto in base alle osservazioni delle associazioni di settore, ora sarà sottoposto al vaglio delle commissioni parlamentari e poi dovrà ricevere l’approvazione dal Consiglio di Stato.
Nuovo regolamento sull’editoria dal 2010

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