Le sabbie mobili da cui l’editoria d’informazione non riesce a uscire fanno sì che il New York Times possa ritenere le perdite del primo trimestre 2010 (-3,2% per quanto riguarda gli introiti) un “significativo miglioramento” rispetto al recente passato (-11,5% nel periodo ottobre-dicembre 2010). Il più celebre quotidiano d’America, nonostante i numeri negativi, riscontra la crescita del proprio mercato online, con le entrate pubblicitarie via web salite del 20% tra gennaio e marzo (e che costituiscono ormai il 26% della pubblicità totale di cui beneficia il gruppo). Il futuro sembra sempre più digitale: le attività web della testata sono cresciute del 18% da inizio anno (a 90,4 milioni di dollari), compensando il calo del 12% riscontrato nel settore stampa.
Nyt limita i danni: il futuro è digitale

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