Le nazioni più industrializzate al mondo devono migliorare le leggi sulla privacy, ormai obsolete per l’epoca del web Trenta nazioni dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) avvertono la preoccupazione per via dell’aumento di dati personali che viaggiano su internet tra uno stato e l’altro. Bisogna fare in modo che le leggi possano aiutare gli utenti del web. Per questo motivo si è messo mano a una revisione di leggi vecchie di 27 anni, datate 1980, che non potevano minimamente prevedere il boom multimediale degli ultimi anni. Per il momento si tratta di una raccomandazione, ma il tutto ha urgenza massima. Non basta, però, riformare le leggi nazionali. Bisogna anche guardare alla cooperazione internazionale per rafforzare la sicurezza del trasferimento di dati da una nazione all’altra. Perché, ovviamente, ogni singolo paese ha giurisdizione sul suo territorio. Gli stati membri dell’Ocse si iniziano a muovere, con decisione.
Ocse: più privacy sul web

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