Il tribunale di Mosca ha condannato i cinque imputati nel terzo processo per l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaja, uccisa nel 2006 davanti al suo appartamento nella capitale russa. Il presunto killer Rustam Makhmudov e il presunto organizzatore, suo zio Lom-Ali Gaitukayev, sono stati condannati all’ergastolo . Anche gli altri tre imputati andranno in carcere: per loro pene detentive dai 12 ai 20 anni. La difesa ha già annunciato il ricorso. Il giudice, Pavel Melekhin, ha infatti condannato a 20 anni di reclusione l’ex dirigente della polizia moscovita Serghiei Khadzhikurbanov, altro presunto organizzatore del delitto, e rispettivamente a 14 e 12 anni i due fratelli ceceni del presunto killer Rustam Makhmudov. Il magistrato ha anche soddisfatto la richiesta dei familiari della Politkovskaia di un risarcimento danni di poco più di 100mila euro. In un altro processo, è stato condannato a 11 anni di reclusione un ex ufficiale di polizia, Dmitri Pavliucenko, che ha confessato di aver organizzato il pedinamento della Politkovskaia . La giornalista russa, contraria a Vladimir Putin, lavorava per il giornale Novaya Gazeta ed era diventata celebre per i suoi reportage e per le sue inchieste sulle violazioni dei diritti umani in Russia e in Cecenia.
Omicidio Politkovskaja, ergastolo per gli esecutori

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