Il governo della Cina ha deciso di correre ai ripari contro il dilagare della internet-dipendenza: i giovanissimi non potranno giocare online più di tre ore al giorno. Pechino ha ordinato ai produttori cinesi di videogiochi sul web di introdurre sistemi che contingentino il tempo passato dai minorenni davanti al video. Secondo il governo il 14% dei giovani ha sviluppato vere e proprie dipendenze, e per combatterle sono state prese rigide contromisure tra cui il divieto di aprire nuovi cyber-cafè o l’istituzione di centri di disintossicazione in cui si pratica anche l’elettroshock. L’ordinanza approvata dai ministero dell’Istruzione della Sicurezza pubblica fissa norme severe cui le società di informatica dovranno attenersi. Per prima cosa, gli utenti dovranno registrarsi con nome, cognome e numero del loro documenti di identità. Nessuno potrà sfuggire alle rigide maglie dei controlli della polizia postale. La norma è indirizzata soprattutto ai minorenni “cui manca autodisciplina per controllare il tempo di gioco”, ha spiegato Kuo Xiaowei, rappresentante dell’Amministrazione statale per la stampa. Il limite massimo di 180 minuti è stato stabilito sulla base di sondaggi. Secondo diverse inchieste, il 64% degli internauti sostiene di usare la rete meno di tre ore al giorno.
Online 3 ore al giorno, altrimenti elettroshock

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