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Outernet, il web che arriva gratis dal satellite

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Sin qui è solo un progetto meraviglioso e forse irrealizzabile sullo sviluppo delle telecomunicazioni globali: si chiama  Outernet e consiste in una rete di satelliti spaziali in grado di portare internet ovunque serva , senza infrastrutture a terra e ad accesso libero. L’idea è del Media Development Investment Fund, un fondo per lo sviluppo dei Paesi più poveri del mondo , e prevede di garantire una connessione web ai cittadini più poveri della Terra, grazie all’utilizzo delle tecnologie spaziali, così che anch’essi possano fruire della rete e dei vantaggi che offre, senza preoccuparsi dei costi di navigazione e – prima ancora – dell strutture normalmente necessarie per costruire un internet del terzo mondo. Sfruttando i satelliti Nasa, il progetto sarebbe realizzabile in tempi relativamente brevi , ma l’ostacolo maggiore sono i costi dell’impresa, che ammonterebbero a decine di milioni di dollari. L’agenzia statunitense pretende canoni d’utilizzo elevati per le proprie antenne in orbita, e il fatto di non poter garantire un ritorno economico (in molti casi la connessione sarebbe gratuita) frena qualsiasi investitore esterno. L’Africa, le lande estreme dell’Asia e alcune zone del Sud America beneficerebbero quasi istantaneamente di un accesso all’internet veloce garantito dai satelliti CubeSat , capaci di arrivare dove oggi si fatica a portare cavi telefonici (per non dire della fibra ottica), grazie alla capacità di rilanciare segnali inviati da Europa o Stati Uniti (ad esempio) verso i continenti più sperduti. Il segnale sarebbe più chiaro dove non c’è affollamento di hot spot wifi, dunque lontano dalle metropoli, proprio dove normalmente la connessione non c’è o è più lenta.  Tecnicamente, Outernet sarebbe realizzabile senza troppi intralci e a giugno partiranno i primi test per verificare la bontà del progetto. A settembre verrà presentata la richiesta alla Nasa per un test sulla stazione spaziale internazionale, in attesa di un riscontro sulla disponibilità ad abbassare i costi di gestione dei satelliti. Sognando un web libero da vincoli, là dove stenta ad arrivare anche una normale lettera scritta su carta.

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