La Commissione europea ha lanciato il Seis, Sistema comune di informazioni ambientali. Il progetto ha il duplice obiettivo di collegare meglio tutti i sistemi di raccolta dei dati e i flussi di informazione esistenti tramite l’utilizzo di strumenti moderni, come internet e le tecnologie satellitari, e di passare da un sistema di comunicazioni cartacee a uno innovativo. I dati saranno accessibili agli utenti alla fonte in modo aperto. I dati saranno memorizzati in varie banche dati ambientali in tutta l’Ue. Il Seis sarà un sistema di informazione decentrato ma integrato e accessibile via internet, basato su una rete di fornitori di informazioni pubbliche che condividono dati e informazioni ambientali. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione permetteranno ai responsabili politici di disporre di dati in tempo reale e di prendere decisioni immediate, che potranno servire a salvare vite umane. Per far fronte alle attuali sfide ambientali, come la scarsità d’acqua, la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità e l’adattamento ai cambiamenti climatici, è necessario valutare dati provenienti da molteplici settori e da diverse fonti. Nel corso dell’anno sarà presentato un piano operativo dettagliato basato sulle attività già intraprese in Europa per la creazione di sistemi di informazione integrati: il sistema di informazione sulle acque per l’Europa (Water information system for europe – Wise) e la rete europea d’informazione e osservazione in materia ambientale (Eionet), la direttiva Inspire del 2007, volta a migliorare l’accessibilità e l’interoperabilità dei dati territoriali, e l’iniziativa Gmes (Global monitoring for environment and security – monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza) basata su dati derivanti dal monitoraggio terrestre ottenuti da satelliti.
Parte sistema europeo informativo su ambiente

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