Anche chi si occupa dei sistemi di sicurezza del sito dell ‘Istitute of Electrical and Electronics Engineers , associazione internazionale che raccoglie fra i suoi membri molti dei grandi nomi del panorama tecnologico mondiale, può sbagliare. Una falla nei server ha tolto le protezioni a 100mila username e password di diversi addetti Apple, Google, Ibm, Oracle, Samsung e di personale dell’università di Stanford e della Nasa. Quando l’Ieee è stata informata del problema, i tecnici hanno subito posto rimedio ” dopo un’approfondita investigazione ” su quello che è stato battezzato in una nota diffusa dalla stessa associazione ” un incidente non intenzionale riguardante file contenenti username e password”. Nel caso specifico l’informatico che ha scoperto la falla ha rilevato come 411.308 log contenessero sia username che password e tra questi 99.979 username unici. Ancora una volta, insomma, la poca accortezza nella gestione delle parole chiave si è trasformata in una pericolosa minaccia per la privacy . E questa volta le vittime sono migliaia di ingegneri del gotha dell’industria tecnologica.
Password a rischio, anche per la Ieee

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