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Perché il Pil Italiano cresce? Il commento dell’economista Nino Galloni

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La stragrande maggioranza dei quotidiani online ha ripreso la notizia con particolare entusiasmo: il Pil italiano è cresciuto a ritmi sostenuti nel 2022 (+3,9%), tuttavia subirà un rallentamento significativo nel 2023 (+0,4%). Sono i dati Istat del report sulle prospettive per l’economia italiana nel 2022-2023, dove emerge anche che l’aumento del Pil viene sostenuto dal contributo della domanda interna al netto delle scorte, mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto negativo in entrambi gli anni.

Il Pil è il principale indicatore di salute di un paese, tuttavia di fronte alle evidenti difficoltà che in questi mesi gli italiani si sono ritrovati ad affrontare, come l’inflazione e il rincaro energetico, è necessario approfondire le ragioni di questo andamento così da comprendere meglio da cosa dipende.

Nel dialogo con l’economista Nino Galloni emergono le ragioni di questo incremento. Il dottor Galloni ci spiega che la crescita dipende prevalentemente da 4 fattori. In primis dal incentivo introdotto dal decreto Rilancio, ovvero il Superbonus 110%. Un’agevolazione fiscale che ha mosso il comparto immobiliare a cui gli italiani sono particolarmente attenti e sensibili.

In secondo luogo dal reddito di cittadinanza. Dando ai cittadini un’entrata fissa, che prima non avevano, è aumentata la loro capacità di acquisto. Terzo, la capacità delle piccole-medie imprese di resistere al periodo pandemico. Infine l’ultimo fattore che Galloni sottolinea è la capacità delle grandi imprese di consumare meno energia, ovvero ridurre la quantità di energia per unità di prodotto.

“É andata meglio del previsto – commenta Nino Galloni – tuttavia si poteva fare molto meglio. E’ necessario che chi governa abbia più coraggio nell’agire sul debito pubblico e nell’investire sul territorio, anche alla luce dei soldi che arriveranno dal Pnrr e che dovranno essere gestiti con acutezza e lungimiranza per non andare sprecati”.

Di Sara Giudice

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