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Pirelli scende in Borsa del 5% dopo lo stop di Telefonica

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Sospesi i contatti tra Pirelli e Telefonica per l’acquisto di Telecom. Nel pomeriggio quando è arrivato l’amnuncio del presidente della compagnia spagnola, Cesar Alierta, il titolo Pirelli ha perso il 5%, recuperano un po’ nelle successive contrattazioni. Anche Telecom perder il 2,85%. Un punto di arresto nella trattativa, che si dava per fatta. Tutto l’entusiamso sui titoli saliti per effetto dell’annunciato ingresso degli spagnoli nela scoietà italiana si sgonfiano in un colpo solo. Il mercato inquadrava i contatti fra gli spagnoli e Telecom anche nell’ambito dei movimenti che interessano anche Enel-Endesa e Autostrade-Abertis. Ora ci si interroga sul futuro del gruppo di tlc e su quale ruolo potranno nel caso giocare le banche italiane, se dovesse sfumare l’alleanza con Telefonica. Sulle cause dello stop c’è chi suppone che il presidente di Telecom, Guido Rossi, impegnato col vertice del gruppo a mettere a punto il piano industriale, non veda di buon occhio la richiesta di un accordo in esclusiva, per sfruttare le possibile sinergie industriali, avanzata da Telefonica. ”I contatti con Telecom Italia sono al momento sospesi”, ha affermato Alierta, in risposta alla prima domanda posta dagli analisti nel corso della conference call sul bilancio 2006, chiuso da Telefonica con un utile in crescita del 40,2% a 6.233 milioni di euro. ”Abbiamo un alto rispetto per Telecom Italia e per il suo management” ha aggiunto rimandando ai comunicati si parlava di ”contatti esplorativi con Pirelli. Siamo convinti che ci sono aree nelle quali poter lavorare assieme”, ha proseguito, ”ma la situazione – ha spiegato – rende difficile per noi andare avanti secondo quanto delineato nel comunicato del 12 febbraio”, relativo appunto ai contatti con la societa’ guidata da Tronchetti. Nel frattempo in vista del cda dell’8 marzo e della presentazione, il giorno seguente, del piano industriale alla comunita’ finanziaria si e’ riunito il comitato sulle strategie di Telecom sotto la guida del presidente Guido Rossi. Quanto al destino della rete fissa, c’e’ da registrare, prima delle parole di Alierta, le dichiarazioni del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. ”Il governo ha solo interesse generale alla buona salute di grandi aziende e al fatto che il paese conservi un ruolo importante in reti di comunicazione cosi’ decisive per il futuro”, ha detto il ministro. Comunque, ha aggiunto, ”sono valutazioni che riguardano gli azionisti e anche le aziende e il management. Certamente – ha concluso – non sono valutazioni che riguardano il governo”

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