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Pluralismo sui media a Strasburgo

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Il parlamento europeo ha appena divulgato una relazione relativa al pluralismo dei media, che accantona la richiesta alla commissione europea di legiferare in materia, abbracciando così un blando compromesso nel quale “si sottolinea la necessità di statuti editoriali per l’applicazione uniforme in tutti gli stati membri nonché in tutti i mercati dove operano i media europei, al fine di prevenire che i proprietari, gli azionisti, o enti esterni come i Governi, interferiscano sul contenuto dell’informazione”, recita il testo firmato dalla relatrice Marianne Mikko.  Uno degli emendamenti della relazione fa invece riferimento ai rischi di violazione in Europa e specialmente in Italia, della libertà di espressione e di informazione, rimandando al rapporto Boogerd-Quaak del 5 aprile 2004. Non sono passati altri emendamenti incisivi in materia di conflitto d’interesse. Dopo il voto della commissione cultura, il rapporto sul pluralismo dei media in Europa sarà oggetto di dibattito all’interno della sessione plenaria del parlamento europeo che si terrà a Strasburgo dal 7 al 10 luglio.

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