Polemiche per un esperimento della Bbc

Per compiere un’ inchiesta sul cyber crime la Bbc, la più grande emittente della Gran Bretagna, ha acquistato l’accesso a un botnet, una rete composta da computer piratati e controllata a distanza. Il botnet comprende 22 mila apparecchi compromessi. Questa operazione mirava a dimostrare i rischi rappresentati dai botnet. I giornalisti della Bbc hanno in questo modo testato la capacità della rete nell’invio di spam (su un contatto Hotmail o Gmail ) e facendo ciò si sono anche resi responsabile  di un attacco informatico contro un server di Prevx,  società che da tempo opera nel campo della sicurezza informatica. Il test rappresenta il modo in cui i cyber criminali utilizzano frequentemente il metodo messo in pratica dalla Bbc per esercitare un ricatto contro i proprietari dei siti. La soluzione per evitare un attacco, risiede spesso nel versamento di una somma di denaro ai pirati. La dimostrazione, presentata come un’inchiesta a carattere pedagogico, potrebbe esporre i media britannici a dei perseguimenti giudiziari per avere infranto il ‘Computer Misure Act’, legge inglese che regolamenta le attività informatiche criminali. L’intervento dell’equipe della Bbc sui computer compromessi ha fatto scaturire le critiche di alcuni esperti in sicurezza (invio di spam, attacco informatico, bersaglio consenziente). Marco Giuliani, malware analyst di Prevx: “ Le attuali tecnologie non sono più sufficienti ad arginare i continui attacchi da parte dei criminali informatici. L’esempio portato dalla trasmissione della Bbc è un forte segnale d’allarme di come possa essere facile entrare in possesso di una botnet per gli scopi più disparati, dal mandare spam fino a veri e propri atti di terrorismo informatico, con attacchi DDoS mirati a mettere in ginocchio anche infrastrutture critiche. C’è bisogno di un approccio differente al problema, con più livelli di protezione e tecnologie in-the-cloud che permettano di essere continuamente aggiornati e protetti anche contro quegli attacchi mirati, che altrimenti con il modello standard dell’antivirus non si riuscirebbero ad intercettare se non troppo tardi ”