di Giorgio Bellocci Impazza il toto-conduttore per i talk show politici della prossima stagione, con Mediaset che finalmente sembra avere capito l’importanza di affidarsi a professionisti di spessore, carismatici e liberi da vincoli berlusconiani (fino a prova contraria, certo). Ecco dunque Luca Telese sulla via del rilancio di Matrix, e Gianluigi Nuzzi al posto di Salvo Sottile per i casi di cronaca nera. Senza dimenticare il senso di Nuzzi anche per inchieste molto delicate, come quella sugli scandali vaticani che lo ha imposto all’attenzione del grande pubblico. La7 potrà contare ancora su certezze quali Santoro, Lerner, Gruber, e, al 99%, Formigli (se le sirene di Mediaset non lo tenteranno). Pesante però quanto quella di Telese, potrebbe essere la dipartita di Nicola Porro, ormai vero fattore nel campo dell’informazione tv dopo l’ottima palestra di In onda . Mercoledì Porro ha debuttato su Rai 2 con Virus , programma che se riuscirà a mantenere l’eccellenza dell’esordio (in termini di tematiche, livello degli ospiti, ritmo, e educazione in circolo) s’imporrà con facilità anche nei prossimi palinsesti stagionali. Ai più non sarà sfuggito il posizionamento di David Parenzo, ormai sempre più famoso (ma l’inglese ” notorious ” sarebbe l’aggettivo più appropriato) per la discutibile partecipazione radiofonica a La Zanzara come spalla di Giuseppe Cruciani. Dove recentemente si è fatto notare soprattutto per le minacce di querela a ascoltatori malati di protagonismo che, ignari di cadere nella trappola di Cruciani, chiamano appositamente per insultare Parenzo! Il nostro ora conduce su Rai 3, nel prime time del venerdì, La guerra dei mondi , format decisamente ispirato a A bocca aperta di Funari: due fazioni che si contrastano con toni più o meno pacati… anzi quasi mai pacati (l’onda lunga de La Zanzara ?). Qui lo scontro è generazionale, una cosa tipo giovani contro vecchi, con vip e persone normali mischiate nei due gruppi. Poi, certo, sovente si sentono giovani che esprimono idee vetuste e persone con i capelli grigi che denotano ancora grande lucidità e gusto per il rinnovamento (Paolo Cirino Pomicino nella prima puntata, sprazzi di Pippo Baudo nella seconda). Il programma è gradevole, Parenzo fortunatamente si prende meno libertà rispetto alle performance radiofoniche e gli ospiti sono interessanti. Capita però che Aldo Busi faccia una battutaccia sull’onorevole Laura Ravetto del Pdl (momento cliccatissimo su YouTube). E capita che la totale mancanza di umorismo spinga la Ravetto all’abbandono dello studio, con Parenzo esageratamente preoccupato di fornire le scuse alla erinne berlusconiana. Beh, se inviti Busi cosa ti aspetti?
Porro con merito, Parenzo con zelo

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