Sono stati indicati i vincitori delle diverse categorie del Premio giornalistico televisivo intitolato a Ilaria Alpi che si sta concludendo a Riccione. Ecco chi sono. PREMIO MIGLIOR REPORTAGE ITALIANO/BREVI ANNA MIGOTTO “LA CATTEDRALE” TERRA, MEDIASET (15′ Motivazione: il petrolchimico di Gela era una speranza contro la disoccupazione, ma nessuno poteva pensare che sarebbe stato il nemico numero uno della salute, un viaggio drammatico attraverso la malattia, la disperazione di chi ha lavorato per tantissimi anni in un impianto che era “la modernità, il futuro” per tutti ed invece si è rivelato come l’altra faccia del progresso. PREMIO MIGLIOR REPORTAGE ITALIANO / LUNGHI DOMENICO IANNACONE “IL TERZO MONDO” W L’ITALIA DIRETTA RAI3 (23’38”) Motivazione: chi abita a Napoli nord, tra Scampia e Secondigliano sa che quel lembo di terra è senza speranza, per questo loro stessi lo hanno ribattezzato: il terzo mondo. Iannacone è entrato in punta di piedi in questo mondo a parte, documentando vite sospese tra paradossi e orrore. PREMIO MIGLIOR SERVIZIO DA TG DOMENICO PIRO – GIANFRANCO BOTTA “BATTAGLIA A KORENGAL” TG3 – RAI3 (2’05”) Motivazione: essere embedded significa stare sotto il totale controllo di chi garantisce della tua vita. Piro e Botta, pur senza sottrarsi alle regole hanno fatto un resoconto asciutto e realistico di un giorno di combattimenti all’interno di una pattuglia USA al confine con il Pakistan. PREMIO MIGLIOR SERVIZIO TV LOCALI E REGIONALI ROBERTO D’ANTONIO “L’ORO DI NAPOLI” TELENAPOLI CANALE 34 (40′ 50” Motivazione: un’inchiesta puntigliosa, svolta con rigore e professionalità sulla crisi dei rifiuti a Napoli nell’estate del 2007. Un lavoro che porta alla luce dati e retroscena che servono per capire meglio e giudicare con severità. PREMIO PRODUZIONE PIETRO SUBER E GUIDO TORLAI “ARGENTINA: UN PAESE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI” (INEDITO – 50′). Motivazione: la crisi economica e il boom della psicanalisi in Argentina, sono la chiave per raccontare i paradossi di un paese tra i più ricchi al mondo che è precipitato nella disperazione e nella miseria. L’ironia e l’abilità professionale sono le armi degli autori. PREMIO MIGLIOR REPORTAGE INTERNAZIONALE GWENLAOUEN LE GOUIL “SOMALIE: PARTIR OU MOURIR” ARTE GEIE/CARGO CULTE – FRANCE (36′ Motivazione: tentare di comprendere cosa spinga donne, anziani e bambini a rischiare la vita in mare pur di scappare da un paese in rovina. La Somalia è l’oggetto di questo reportage che fa vivere l’ansia e la paura di una popolazione . PREMIO GIOVANI: ALESSANDRO NUCCI “UNA STAGIONE ALL’INFERNO – TELE IATO (11’30’’ Motivazione: ogni anno migliaia di stranieri vengono impiegati come lavoratori stagionali per raccolta di primizie nelle campagne del sud Italia. Questi lavoratori restano “invisibili” nonostante contribuiscano in maniera fondamentale a un intero settore economico, l’agricoltura. Un documento che è riuscito a raccontare attraverso il lavoro dei volontari di Medici Senza Frontiere, la drammatica situazione vissuta dagli immigrati a pochi chilometri dai nostri centri abitati. PREMIO SCUOLE DI GIORNALISMO MARCO FERINI, “ARTICOLI AMARI” MASTER BIENNALE IN GIORNALISMO, UNIVERSITA’ DI SASSARI (10’15’’) Motivazione: e’ un documentario realizzato grazie alle testimonianze di alcuni operai gravemente feriti sul posto di lavoro. Attraverso i loro racconti si ripercorre il dramma dell’incidente, le sue conseguenze e si parla di possibili soluzioni. A 60 anni dalla nascita, l’autore affianca le storie dei lavoratori agli articoli della Costituzione Italiana. PREMIO CRITICA FRANCESCO CONVERSANO E NENE GRIGNAFFINI “MEGALOPOLIS” (Una realizzazione MOVIE MOVIE PER RAI TRE) Motivazione: hanno giocato sul contrasto, Francesco Conversano e Nene Griffagnini, realizzando «Megalopolis», sei film documentari trasmessi da Raitre (Los Angeles, San Paolo, Il Cairo, Shenzen, Karachi, Tokyo). E il contrasto era lì, a portata di telecamera. Loro l’hanno saputo rappresentare bene. Con immagini belle, pulite, senza concessioni a quelle «riprese sporche» che ormai sono diventate maniera. Qui, invece, c’è il gusto grafico dell’inquadratura perfetta, sia fatta di grattacieli, di parchi o di catapecchie. Ma soprattutto di persone, il ricco e il povero, il privilegiato e il diseredato. Belle immagini, mai fini a se stesse, bensì a servizio della sintesi documentaristica. E della comprensione umana. PREMIO IL LAVORO CHE NON SI VEDE MASSIMILIANO COCHI “TERRA AMARA. REPORTAGE SULL’AGRICOLTURA IN CRISI” SAT 2000 (29’58’’). Motivazione: ogni sette minuti in Italia, un’azienda chiude i battenti. Da questo dato allarmante, reso noto dall’Istat, prende il via il reportage. Il viaggio che racconta il Lavoro che non si vede degli agricoltori, si snoda tra Sardegna, Sicilia e Campania. PREMIO IL LAVORO CHE NON SI VEDE UNDER 15’ NEVIO CASADIO “UNA STORIA SBAGLIATA” RT ROTOCALCO TELEVISIVO RAI 3. (6’ Motivazione: la testimonianza di Giuditta Cotena. Insieme al compagno aveva deciso di vivere una vita dignitosa al nord, abbandonando la precarietà di una esistenza piena d’incognite nel napoletano. Il compagno, operaio in un pastificio, un mattino qualunque resterà dilaniato tra le pale dell’impastatrice. Dopo gli accorati appelli del Presidente della Repubblica sulle quotidiane morti sul lavoro, questo reportage rappresenta con sensibilità il dramma che tante famiglie vivono. PREMIO MIRAN HROVATIN BERNARDINO MARCO TOMEI “NERO ARTICO” SPECIALETG LA7 (50’). Motivazione: le immagini parlano, incantano e raccontano le conseguenze del global warning sull’artico (riscaldamento globale è il termine usato per descrivere l’aumento nel tempo, della temperatura media dell’atmosfera terrestre e degli oceani) e per tutto il pianeta. La giuria del Premio della Critica è composta da: Edmondo Berselli (L’Espresso), Alessandra Comazzi (La Stampa), Antonio Dipollina (La Repubblica), Roberto Levi (Il Giornale), Mirella Poggialini (Avvenire e Tv Sorrisi e Canzoni), Norma Rangeri (Il Manifesto), Maurizio Turrioni (Famiglia Cristiana), Giovanni Volpi (Guida Tv). La giuria del Premio Giovani è composta dagli studenti del Corso di Comunicazione Giornalistica (Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione della Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna), mentre la giuria del Premio Scuole di Giornalismo composta da Marco Giudici e Alessandro Bucossi, rispettivamente direttore e giornalista di Rai Sat Extra, da Paola Minoliti responsabile Comunicazione e Relazioni esterne Coop Adriatica, da Walter Dondi, Responsabile Comunicazione e Media di Unipol, e dal giornalista e docente universitario Mauro Sarti. Il servizio vincitore del Premio Scuole di Giornalismo sarà trasmesso da Rai Sat Extra. La Giuria del Premio Ilaria Alpi, presieduta da Italo Moretti, è composta da: Luca Ajroldi, Alessandro Banfi, Gerardo Bombonato, Giovanna Lio, Paolo Meucci, Roberto Morrione, Paola Palombaro, Sandro Provvisionato, Roberto Scardova, Andrea Vianello, Romano Tamberlich, Andrea Iervolino, Claudio Speranza. I vincitori sono decretati dalla Giuria suddetta unitamente a: Francesco Zizola (fotografo), Concita De Gregorio (giornalista), Enrico Menduni (docente universitario e massmediologo), Wilma Labate (regista), Giancarlo De Cataldo (scrittore). La Giuria del Premio Produzione è composta da Italo Moretti, Paolo Ruffini, Corradino Mineo, Gerardo Bombonato e Roberto Natale. Il Premio Produzione consiste nella messa in onda da parte di Rai News 24 e Rai Tre a fronte dell’acquisto dei diritti televisivi pari a 10.000 euro. La giuria del Premio “Il lavoro che non si vede” è composta da Italo Moretti, Piero Marrazzo, Roberto Natale, Guglielmo Epifani, Paolo Beni e Giuseppe Giulietti. Il Premio “Il Lavoro che non si vede” è promosso da Nidil –Cgil, Arci e Regione Lazio. La rubrica del Tg3 Primo sarà dedicata al premio martedì 24 giugno. Il Premio Ilaria Alpi è promosso da Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Riccione e Associazione Ilaria Alpi _Comunità Aperta. In collaborazione con: Rai, Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, Federazione nazionale della Stampa, Usigrai, Reporters Sans Frontièrs, Assemblea Legislativa Regione Emilia Romagna, Nidil-Cgil, Ega (Edizioni Gruppo Abele), Corso di laurea di Scienze della Comunicazione Università di Bologna, Articolo 21. Con l’Alto Patronato della Presidenza Repubblica Italiana, con il patrocinio della: Presidenza Camera dei Deputati, Ministero delle Comunicazioni, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Commissione Nazionale italiana per l’Unesco, Ordine dei Giornalisti Nazionale, Rai – Segretariato Sociale.
Premio giornalistico Ilaria Alpi: i vincitori

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