Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali ha illustrato alla Camera la Relazione 2010, sottolineando il rischio di un “Pollicino elettronico” . Utilizzando gli smartphone, questi lasciamo dietro di sè delle tracce che qualcuno potrebbe raccogliere, a nostra insaputa, utilizzandole per fini illeciti. “I rischi connessi agli smartphone e alle loro applicazioni derivano dal fatto che i nostri telefonini sono costantemente localizzati” , ha spiegato Pizzetti. “Il gran numero di dati e informazioni in essi contenuti, dalle rubriche telefoniche all’agenda, dalle foto alle annotazioni, possono essere conosciuti, trattati, conservati, utilizzati da soggetti dei quali non abbiamo consapevolezza né controllo”. Il Garante si è focalizzato anche sul cattivo funzianamento della normativa sul telemarketing. Dimostrazione sono le innumerevoli proteste arrivata all’Autorità : “Da febbraio – ha reso noto Pizzetti – abbiamo già ricevuto circa mille proteste e il 90 per cento di queste riguardano proprio la violazione del registro delle opposizioni. In tutto il 2010 erano state solo 300”, ha rilevato ancora Pizzetti: “Stanno emergendo non solo i limiti del sistema e del suo funzionamento, ma anche la difficoltà di definire la catena delle responsabilità di fronte a trattamenti che vedono coinvolta una pluralità di soggetti, dalle imprese interessate ai call center” , ha aggiunto il presidente dell’Autorità Un pericolo latente è anche quello che coinvolge prevalentemente i più giovani. In rete il rischio, soprattutto per i giovani, è che ‘ ‘ciascuno diventi allo stesso tempo il potenziale controllore e il possibile controllato, il cacciatore e la preda” . Secondo Pizzetti ‘ ‘Il pericolo di diventare preda – aggiunge – è particolarmente alto per i minori che, utilizzano le tecnologie piu’ degli adulti, spesso senza avere adeguata consapevolezza delle conseguenze”.
Privacy: attenzione a smartphone e web

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration