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Privacy, l’Ue pronta a reprimere Google

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I garanti della privacy europei sono favorevoli ad avviare “ azioni repressive ” contro Google , che reputano colpevole di non aver fornito alcuna risposta alle richieste di modifica delle regole sulla tutela dei dati.  Lo ha riferito l’autorità della Francia, il Cnil , che dal marzo scorso aveva la delega da parte degli altri 26 paesi dell’Ue ad analizzare le nuove politiche di tutela della privacy da parte di BigG. “Al termine del periodo accordato a Google per mettersi in regola con le raccomandazioni – ha riferito l’autorità francese in una nota – dalla società non è giunta alcuna risposta ”. Per questo i 27 garanti della privacy hanno proposto la  creazione di un gruppo di lavoro, pilotato dal Cnil, per coordinare l’azione repressiva, che dovrà scattare prima dell’estate.   Un portavoce di redmond precisa che  “La nostra normativa sulla privacy rispetta la legge europea e ci permette di creare servizi più semplici e più efficaci. Siamo stati costantemente in contatto con il Cnil nel corso di questa vicenda e continueremo a esserlo in futuro “.

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