Tempi duri a Linkiesta, che perde il direttore Marco Alfieri , dimessosi in seguito al taglio delle risorse voluto nei giorni scorsi dall’amministrazione del giornale online. Il giornalista aveva preannunciato la sua decisione a inizio settimana, invocando un cambio di rotta. La proprietà, però, non ha dato risposta e così Linkiesta ha registrato le seconde dimissioni di un suo direttore negli ultimi diciotto mesi. Prima di Alfieri era toccato a Jacopo Tondelli, fondatore della testata , che se n’era andato in seguito al licenziamento del condirettore Massimiliano Gallo. Per la stessa motivazione avevano detto addio anche Michele Fusco, Jacopo Barigazzi e Lorenzo Dilena, tutti co-fondatori. La situazione economica de Linkiesta è critica : entro il 23 luglio, gli azionisti devono decidere se sottoscrivere l’aumento di capitale sociale di 1,1 milioni di euro o mandare in liquidazione la società. Se si sceglierà la prima opzione, verranno comunque approntati tagli al budget e al personale: lo stipendio di giugno non è stato pagato e i compensi dei collaboratori sono bloccati da mesi; nel 2013 il fatturato si è fermato a 191mila euro, con un rosso di quasi 1,5 milioni. La prima public company del giornalismo italiano è quanto mai vicina alla sparizione.
Problemi di budget, Alfieri lascia Linkiesta

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