Una volta, a rendere meno dura la permanenza in carcere c’erano le lettere, ora, fedeli alla propria epoca, anche i detenuti si sono aggiornati e nelle buie ore di veglia scrivono su Twitter. È il caso di Roger Avary, sceneggiatore americano premio Oscar per Pulp Fiction , che non perde occasione di aggiornare la sua home page sul microblogging a 140 caratteri. Finito dietro le sbarre a fine ottobre Avary, che in precedenza usava Twitter per postare mini sceneggiature, ha converito la sua attività in un costante aggiornamento sulla condizione carceraria a suon di cinguetii. In realtà, non si può essere certi che sia proprio lui a postare, ma 13 mila utenti del social network hanno già deciso di inserirlo tra i loro contatti. A suo favore c’è il link del sito ufficiale di Avary e la testimonianza dell’autore di Sandman e Coraline, Neil Gaiman, anche lui presentissimo sul miniblog e riconosciuto dal programma TweetLevel come una delle “voci” più influenti, che cita i messaggi dell’amico galeotto. “ L’architettura dell’edificio è un esempio di Brutalismo ” cinguetta lo sceneggiatore dalla prigione californiana e via così, apparentemente, con il benestare dei vertici del penitenziario. Almeno fino a giovedì scorso, quando è apparso un ultimo Tweet in cui si diceva che il numero 34 (Avary) era stato trasferito in un carcere di maggior sicurezza. Qualcuno ha deciso di tarpare le ali al suo Twitter.
Pulp Twitter dal carcere

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