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Putin stronca le proteste sulle elezioni (The Wall Street Journal)

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Lo scorso fine settimana, la Russia ha eletto il suo presidente: la tornata elettorale del 4 marzo ha incoronato ancora una volta Vladimir Putin, da un decennio figura principe della politica russa. L’ex dirigente del Kgb torna alla guida della superpotenza tra le polemiche: i suoi consensi sono in calo e gli oppositori hanno denunciato brogli ai seggi. “Elezioni in Russia: Putin si dichiara vincitore”, si leggeva sul sito di Bbc già domenica sera.   Più pungente il titolo scelto da Nouvel Observateur: “Un cinico Putin ha dominato elezioni truccate”. Le voci di dissenso sono cresciute di ora in ora: “In migliaia protestano contro i risultati delle presidenziali”, scrive il Los Angeles Times, mentre Le Figaro racconta di “oppositori in bilico tra rivolta e rassegnazione”. Il neo-presidente ha subito chiamato in causa l’esercito per garantire l’ordine: “Putin stronca le proteste sulle elezioni”, titola The Wall Street Journal, imitato da Al Jazeera, secondo cui “Lo Zar ha ristabilito velocemente l’ordine”   Lo scotto da pagare, per gli oppositori, è alto: La Vanguardia racconta di “dissidenti arrestati per aver denunciato i brogli elettorali”, mentre The Guardian si preoccupa per gli equilibri internazionali: “La Russia di Putin sarà una minaccia?”. La risposta non tarderà ad arrivare.

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