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Qualità e indipendenza della Tv pubblica secondo la Reding

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La Tv pubblica si deve reggere sul modello di finanziamento misto. Lo afferma la commissaria europea per i media Viviane Reding in una intervista a Le Monde. “Per avere una televisione pubblica di qualità, bisogna pagare” dice la commissaria. “Il modello misto è il migliore – aggiunge -, con un equilibrio tra introiti pubblicitari e canone. In questa maniera la TV non sarà prigioniera dell’auditel ne’ del governo”. Il punto di partenza dell’intervista era la rivisitazione voluta dal presidente francese Sarkozy del modello di finanziamento della televisione pubblica nazionale, un progetto che ha creato molte polemiche perché incentrato su una riduzione fino all’eliminazione della pubblicità. Una soluzione sulla quale la Reding si dice “scettica” “Il modello tedesco mi sembra il piu’ ragionevole – dice la commissaria – niente pubblicità nel servizio pubblico nelle ore di massimo ascolto” ma possibile fuori dal prime time. Anche perché per fare qualità i costi sono alti e il canone non può andare oltre determinati valori, ma anche perché  “un finanziamento al 100% con il canone comporta il rischio di un influenza editoriale sulle reti televisive… mentre il ruolo particolare della televisione nelle nostre società democratiche non deve permettere che il governo controlli la televisione pubblica”. Gentile Viviane, quando viene a fare una vacanza in Italia? Nel nostro Paese abbiamo adottato il sistema misto e riusciamo ad avere sia gli svantaggi della sottomissione della Tv pubblica alla pubblicità e all’Auditel, sia la sottomissione al potere politico. Forse non siamo una società democratica?

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