L’ex ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, durante il convegno promosso da Slc-Cgil dedicato all’analisi dei bilanci finanziari Rai, ha espresso la necessità, in qualità di membro dell’opposizione, di contestare la forzatura sulle frequenze televisive che il Governo sta operando con il decreto salva infrazioni comunitarie. In merito alle nomine dei membri del cda , l’ex ministro ha invece dichiarato: “siamo interessatissimi ovviamente a entrare nella scelta dei nomi del nuovo cda per quello che prevede la legge e cioè il presidente sia scelto da maggioranza e opposizione, con il consenso dei due terzi dei commissari della vigilanza e ci avvarremo fino in fondo di questa opportunità”. Tuttavia, alla richiesta di proporre un nome per il presidente, Gentiloni si è rifiutato sottolineando che “l’ onere della proposta spetta al Governo , il ruolo dell’opposizione è quello di dire di no se quella scelta non è ritenuta appropriata”. In tema di organismi di controllo e gestione dell’azienda, secondo l’ex ministro esisterebbe una sorta di sovrapposizione tra vigilanza e cda . L’organo di vigilanza dovrebbe essere modificato per essere più vicino al modello del comitato parlamentare di controllo dell’attività dei servizi segreti, ridisegnandone compiti e puntando a una riduzione del numero dei suoi componenti. Per quanto riguarda invece il cda occorre puntare a un organismo che non riproponga un sorta “parlamentino” come ora. Gentiloni infine ha parlato di necessità di “restituire legittimità al finanziamento pubblico del servizio pubblico . Non è possibile che si debba sempre prendere una decisione impopolare, come a me è capitato, di dover aumentare il canone, anche se io mi sono limitato all’adeguamento al tasso di inflazione”
Rai: Gentiloni si esprime cda e riforme

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