Site icon Telepress

Rcs utile netto in calo del 145%, flessione per periodici e quotidiani

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Il gruppo Rcs ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto di 20,3 milioni, in calo del 145% rispetto ai 165 milioni dello stesso periodo del 2007. Il risultato, avverte in una nota la società, beneficia di plusvalenze per cessioni di partecipazioni non strategiche per 51,9 milioni e dividendi per 11,7 milioni. I ricavi sono invece ammontati a 1,969 miliardi di euro, in linea (+0,9%) con gli 1,968 miliardi fatturati nei primi 9 mesi del 2007. Il margine operativo lordo si è attestato a 165,5 milioni, in flessione del 53% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il risultato operativo si è attestato a 84,2 milioni (-67,6%). L’indebitamento finanziario netto a fine periodo è pari a 1,193 miliardi di euro, in peggioramento di 227,3 milioni rispetto a quanto segnato al 31 dicembre 2007, a causa dell’acquisizione delle quote di minoranza di Veo Television e del pagamento di dividendi agli azionisti per 83,9 milioni. Crescono i ricavi pubblicitari del gruppo, passati dai 668 milioni ai 682,3 milioni dei primi nove mesi del 2008 (+2,1%). La flessione dei ricavi nei primi nove mesi del 2008 per il gruppo Rcs ha riguardato sia i quotidiani sia i periodici : l’area quotidiani del gruppo registra ricavi pari a 531,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 546 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, “per effetto in particolare del calo dei prodotti collaterali”. In particolare, nei primi nove mesi la diffusione del Corriere della Sera si attesta a 616.000 copie medie giornaliere (-4,8%), mentre quella della Gazzetta dello Sport si mantiene in linea con i primi nove mesi del 2007 a quota 393.000 copie medie giornaliere, e in controtendenza con il resto del mercato dei quotidiani sportivi. In calo, infine, i ricavi dell’area periodici, passati da 236,8 a 223,9 milioni. Il 2008 del gruppo Rcs, a causa della difficile congiuntura internazionale, si preannuncia un anno nettamente peggiore del 2007:  il gruppo editoriale sostiene che ” l’aggravarsi dello scenario economico, ormai in fase recessiva, conferma che, in assenza di eventi attualmente non prevedibili, saranno raggiunti risultati sensibilmente inferiori rispetto al precedente esercizio, seppure, grazie alle azioni adottate, si cerchi di contenere gli effetti negativi derivanti dalla congiuntura stessa “. Per cercare di reagire alla crisi economica, il consiglio di amministrazione di Rcs ha approvato un nuovo patto parasociale relativo alla controllata Dada, che durerà fino all’11 novembre 2011. Per l’amministratore delegato del gruppo editoriale, Antonello Perricone, “il rinnovo del patto ribadisce la grande importanza che Rcs attribuisce a Dada quale elemento fondamentale nell’ambito della strategia di crescita del gruppo nel multimediale e, in particolare, per tutta l’area digitale non editoriale “.

Exit mobile version