Renzi ha la fiducia di Camera e Senato

L’Europa taglia le stime di crescita sull’Italia, una notizia presente in tutti i telegiornali, ma in secondo piano rispetto al voto di fiducia alla Camera, che accoglie il ritorno di Pier Luigi Bersani. Gli esteri restano solo sul TgLa7 , con l’Ucraina e un fronte russo sempre più caldo Apertura: Tg1 Dopo l’ok del Senato, il governo chiede la fiducia della Camera. Renzi: “Abbiamo un’unica chance, rivoluzionare norme sul lavoro”. Tg5 Si vota la fiducia alla Camera per il governo Renzi, il premier: “Abbiamo un’unica chance per cambiare, la mia generazione non ha alibi – poi conferma – Riduzione del cuneo fiscale per 10 miliardi”. Polemiche per uno scambio di bigliettini con un deputato 5 Stelle: “Dialoghiamo? Non è possibile”. TgLa7 La Camera sta votando la fiducia al governo Renzi, il presidente del Consiglio nella replica ha chiaramente detto che “l’Italia non si farà dettare la linea dall’Europa”. Poi ha insistito su lavoro e cuneo fiscale; “per la nostra generazione”, ha detto, “questa è l’ultima chance. Dobbiamo cambiare. Se falliamo, è colpa mia”. Politica : Tg1 Applausi per il ritorno di Bersani a Montecitorio, “sono qui per votare fiducia e abbracciare Letta. Il governo va aiutato”. Tg5 Contraria Forza Italia: “Il premier chiarisca il senso delle riforme, no a scatola chiusa; subito la legge elettorale”. No anche da Sel, Lega, Fratelli d’Italia e 5 Stelle; favorevoli al governo il Pd, con qualche mal di pancia, il nuovo centrodestra e i centristi.  TgLa7 Due ex irrompono nell’emiciclo di Montecitorio e tolgono per buona parte del pomeriggio la scena al nuovo premier: l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, torna in Aula dopo il malore di inizio anno e tutti i deputati lo applaudono; poco dopo arriva anche Enrico Letta, che va ad abbracciare Bersani; poi l’ex premier non si siede nei banchi del Pd. Economia : Tg1 Bruxelles taglia le stime sulla crescita italiana, ma il deficit scende al 2,6%. Rehn: “Fiducia in Padoan”. Bene l’asta Ctz. Tg5 In Italia lenta ripresa nel 2014, ma più debole del previsto secondo le stime di Bruxelles. La disoccupazione aumenterà ancora, lieve miglioramento dal 2015. TgLa7 Ma la vera secchiata gelata sul dibattito parlamentare dall’Europa: previsioni in chiaroscuro per l’Italia. L’Unione europea rivede al ribasso le stime sul Pil, che segnerà, secondo Bruxelles, appena un +0,6% quest’anno e crescerà ancora la disoccupazione; “servono le riforme”, si dice, “ma il ministro Padoan sa cosa si deve fare per la ripresa”, ha ribadito il commissario Olli Rehn. L’unica buona notizia è che Bruxelles certifica il deficit in calo al 2,5% rispetto al Pil. Cronaca : Tg1   Ristoratore si dà fuoco per protesta contro barriere anti-rumore davanti al locale, lo salvano due agenti che restano ustionati. Tg5 In corso l’accertamento di morte cerebrale per il tassista aggredito a Milano dopo una banale lite. Fermato l’uomo che lo ha colpito con una confezione di bottiglie d’acqua. Esteri : TgLa7 Sulla crisi in Ucraina si allungano anche i rumori dei blindati: la Russia si muove e invia i suoi tank in Crimea, nel centro di Sebastopoli dove, si sa, è alla fonda la flotta russa nel Mar Nero. Il governo di Mosca ieri lo aveva annunciato: “Ha rischio gli interessi russi a Kiev”. Le opposizioni ucraine insistono, chiedono di processare l’ex presidente Yanukovich al tribunale dell’Aia per crimini contro l’umanità. Dopo il voto di fiducia in Senato, le aperture dei telegiornali di prima serata di martedì 25 febbraio restano focalizzate sulla politica, in particolare sulla fiducia dell’altra ala del Parlamento, la Camera, sul ritorno di Pier Luigi Bersani a Montecitorio e sullo scambio di bigliettini tra Matteo Renzi e il grillino Di Maio . Esce dalla maggior parte dei primi piani la vicenda Ucraina , anche se la pressione politica della Russia rende la situazione ancora più tesa (la notizia viene riportata nei titoli solo dal TgLa7 ). Presente in tutti i telegiornali, invece, il taglio delle stime di crescita italiana da parte dell’Unione europea, che, però, certifica anche un miglioramento del deficit al 2,6%.