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Restituiti dal Canada tre oggetti sacri legati a San Nicola di Bari

Restituiti all’Italia tre beni culturali provenienti dalla Basilica di San Nicola e sequestrati dalla Canadian Border Service Agency. Gli oggetti recuperati sono una reliquia ossea, una capsella contenente più reliquie e una statuetta lignea del Santo

La restituzione e’ avvenuta al termine dell’evento “Canada-Italy Symposium on Crimes Against Cultural Property”, organizzato dal ministero della Cultura canadese per discutere dell’impegno comune nella lotta al traffico illecito di beni culturali, al quale e’ intervenuto il Comandante dei Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale, Francesco Gargaro. Il simposio – spiega il Mic in una nota – si inserisce nel quadro della “rinnovata collaborazione tra Italia e Canada, rilanciata in occasione della Ministeriale G7 Cultura di Napoli organizzata sotto la Presidenza italiana nel 2024”.

Ironia della sorte una frase molto comune del lessico barese è proprio ‘Vai a rubare a San Nicola’, forse proprio per indicare l’impossibilità di derubare il santo patrono o addirittura per ricordare la speciale protezione che San Nicola accorderebbe ai ladri, essendo stato anche il suo corpo oggetto di furto.

La storia del Vescovo di Myra

San Nicola nacque a Patara, in Licia (attuale Turchia), nel III secolo da una famiglia benestante. Rimasto orfano, usò la sua eredità per aiutare i bisognosi. Divenne vescovo di Myra, dove si distinse per la carità e i miracoli, come salvare tre ragazze dalla prostituzione donando loro una dote. Perseguitato sotto Diocleziano, fu liberato da Costantino e partecipò al Concilio di Nicea nel 325. Morì il 6 dicembre 343. Le sue reliquie furono traslate a Bari nel 1087, rendendolo patrono della città e ispiratore del mito di Santa Claus.

 

Fonte foto www.lamia-puglia.com

di Serena Campione

 

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