In un mercato sempre più affollato, quello degli smartphone, anche uno dei pionieri per eccellenza, Rim, deve correre a ripari. Dopo aver subito il sorpasso da parte della Apple, entrata nel settore della telefonia mobile da poco meno di un anno e mezzo con il rivoluzionario iPhone, il produttore dei Blackberry è definitivamente sceso dal piedistallo della produzione orientata esclusivamente all’utenza business per abbracciare una fetta di mercato più ampia. Dopo il lancio del modello a conchiglia (Pearl Flip) e la resa alla moda del touch-screen (Storm 9500), Rim si è lanciato nell’arena del download delle applicazioni open source sulle orme, neanche a dirlo, dell’App Store della casa della Mela. A partire dal marzo del 2009, i possessori del Blackberry potranno accedere al Blackberry Application Storefront e scaricare applicazioni per personalizzare il proprio dispositivo . Possibilità di interagire anche per gli sviluppatori di software che, come nel caso dell’App Store, guadagneranno l’80% dei profitti generati dalla vendita delle proprie soluzioni. Partner d’eccezione per ciò che concerne i pagamenti: Rim ha trovato un’ intesa con PayPal , portato al successo al portale di e-commerce eBay, per integrare il suo sistema di pagamento online. In anticipo rispetto alla mossa di Rim, quella del neonato Android Market che distribuisce programmi di terze parti per i dispositivi caratterizzati dal sistema operativo Android e ha visto la luce in concomitanza con il lancio statunitense del primo smartphone di questo tipo prodotto da HTC.
Rim morde la Mela

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