di Giorgio Bellocci Il vecchio, stantio tema dei giornalisti schierati politicamente sembra essere andato se non in soffitta almeno nel retrobottega del chiacchiericcio italico. Al passo con la confusione che regna sovrana nel mondo della politica. Che apporto darebbe oggi un Emilio Fede versione anni ruggenti alla causa del Pdl lacerato? Pari allo zero. Specularmente un Sandro Curzi non riuscirebbe a elaborare un editoriale di sostegno alla sinistra neanche con un contatto spirituale in tempo reale con le anime di Togliatti e Berlinguer. Riesce meglio in tv sparare a zero contro tutto e tutti (come fanno Santoro e Travaglio) o galleggiare in modo super partes (Porro, Telese e perfino Floris, ultimamente). In fondo il giudizio sul governo Letta è talmente unanime da suggerire un traccheggiamento fino a tempo più o meno indeterminato. In questo quadro c’è una grande certezza: Lilli Gruber non può sopportare gli esponenti del Pdl, siano essi falchi o colombe. Lo si vede tutte le sere a Otto e mezzo (La7, ore 20.40). E il quadro genera una questione: perché costoro accettano di andare dalla affascinante giornalista a farsi maltrattare? Raffaele Fitto, si sa, non è un campione di simpatia, eppure chiunque lo abbia visto l’altra sera sotto le grinfie di sado-Lilli avrebbe provato un moto di empatia. Si parlava di Pdl e dintorni (Fitto è un falco) e ogni volta che l’ex avversario di Vendola in Puglia provava a articolare un parere (con l’aggravante di essere in collegamento esterno) la nostra lo brutalizzava con diverse interruzioni e fare assai aggressivo. La stessa medesima scena vista con altri esponenti del centro-destra a Otto e mezzo … Certo, se vengono maltrattate le pasdaran dell’ortodossia berlusconiana (le impresentabili Casellati, Biancofiore e Gelmini), sotto sotto lo spettatore gode a sua volta. Idem per un Brunetta o un Giovanardi. Ma se si deve essere obiettivi bisogna stigmatizzare questo comportamento. Ma sia chiaro: sado-Lilli non parteggia per il Pd odierno. E’ palese che il suo punto di riferimento sia Carlo De Benedetti e l’ipotetica fazione politica caldeggiata dal gruppo Espresso. Grandi manovre da quelle parti, e la poliedrica e carismatica Gruber è molto attenta a cosa si sviluppa presso i poteri forti. Come testimoniato dalla sua appartenenza al gruppo Bilderberg.
Sado-Lilli maltratta il Pdl

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